“Figlie di E.V.A.”, la commedia teatrale con Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi arriva in Sicilia.
Scritto da Ufficio Stampa il 11 Novembre 2019
Dal 29 novembre al 1 dicembre a Messina, il 5 dicembre a Catania e il 6 dicembre a Barcellona P. G.
Grande attesa per l’arrivo in Sicilia della commedia teatrale “Figlie di EVA”, che vede protagoniste Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, debutterà al Teatro Vittorio Emanuele di Messina con un triplo appuntamenti: venerdì 29 novembre, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre.
Le successive tappe di questo spettacolo, che da tempo sta ottenendo grandi consensi su tutto il territorio nazionale, proseguiranno con altre due date: giovedì 5 dicembre al Teatro Metropolitan di Catania e venerdì 6 dicembre al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).
La pièce, che ha la regia di Massimiliano Vado, rappresenta anche un atteso ritorno a casa per la messinese Maria Grazia Cucinotta.
Questi 5 spettacoli sono organizzati dall’agenzia Euphonya Management di Dario Grasso.
Prevendite: www.ticketone.it- www.tickettando.it- www.ctbox.it
Presentazione:
Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni.
Elvira è la sua assistente perfetta, Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi.
L’uomo dopo averle usate per arrivare in vetta, le scarica senza mezzi termini. Le donne, dopo un tentativo di vendetta personale che nessuna di loro riesce a portare a termine, pur conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si uniscono per vendicarsi tutte insieme.
Ingaggiano un giovane, bellissimo e sprovveduto attore squattrinato, Luca, e come tre streghe usano tutti i loro trucchi per trasformarlo ne “l’uomo perfetto”: lo istruiscono, lo sistemano e lo preparano, fino a fare di lui un antagonista politico così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte: la politica.