Caravaggio a Siracusa. Un’esperienza da vedere.
Scritto da Ufficio Stampa il 8 Aprile 2019
Il nome di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, è notoriamente legato alla Sicilia: di questa terra – più precisamente di Siracusa – era originario l’amico, seguace e forse amante Mario Minniti. Che secondo molti critici posò anche per alcuni dei capolavori del pittore lombardo: apparterrebbero a lui i tratti utilizzati per “Fanciullo Con Canestro Di Frutta”, “Ragazzo Morso Da Un Ramarro” e “Bacco” mentre apparirebbe anche nella “Buona Ventura”, “I Bari”, “Concerto”, “Vocazione Di San Matteo” e “Vocazione Di San Matteo”. E in Sicilia si trovava la fantomatica “Natività Con I Santi Lorenzo E Francesco D’Assisi” prima che qualcuno la rubasse dall’Oratorio di San Lorenzo di Palermo nel 1969. Mentre sono ben custodite opere del suo ultimo periodo, come la tenera “Adorazione Dei Pastori” e l’impressionante “Resurrezione Di Lazzaro” – entrambe conservate nel Museo Regionale di Messina – o la cupa “Seppellimento Di Santa Lucia” presso la Chiesa di Santa Lucia alla Badia in Piazza Duomo a Siracusa.
Proprio attorno a questo quadro e alla piazza in questione ruoterà un importante evento d’arte che animerà la cittadina dal 13 aprile 2019 al 10 gennaio 2020, mettendo l’opera a dialogo con la “Crocifissione Di Sant’Andrea” della collezione privata Spier, a Londra. Meno famoso e più dibattuto rispetto alla versione conservata a Cleveland, in Ohio, il dipinto si potrà ammirare presso la Sala Caravaggio della Soprintendenza. A due passi, quindi, dalla grandissima tela che rappresenta il martirio della patrona siracusana. Non solo: nello stesso periodo è prevista l’esibizione di alcuni quadri di Mario Minniti, all’interno dell’Ipogeo, dove verrà allestita una vera e propria “Caravaggio Experience”.