Non basta un super Jon Elmore, Orlandina battuta da Scafati 72-78
Written by Ufficio Stampa on 28 Gennaio 2020
Una gara combattuta, che ha vissuto sul filo dell’equilibrio per tutti e 40 i minuti di gioco, decisa soltanto negli ultimi secondi. L’Orlandina ha aggredito sin da subito Scafati, che però ha risposto colpo su colpo con le giocate di Stephens e Frazier.
L’Orlandina avrà l’occasione di rifarsi domenica 2 febbraio, nuovamente al PalaFantozzi per la sfida contro Tortona, con palla a due prevista alle 18,00. Passiamo alla cronaca dell’incontro.
Il primo a muovere la retina è Stephens per lo 0-3 iniziale. Dopo 2 minuti e mezzo a segno anche Capo d’Orlando con Laganà in lunetta. La gara entra nel vivo con la tripla di Frazier e Scafati allunga sul 3-8 con Stephens. Mobio prova ad accorciare, ma Tommasini mette la tripla e Frazier porta i gialloblù sul +8 (5-13). Laganà ed Elmore trascinano i paladini fino al -4 (12-16), ma Stephens, Rossato e Cros non ci stanno e tengono Scafati sul +9 (14-23). La tripla di Laganà e due punti di prepotenza di Elmore chiudono però il primo quarto sul 18-23.
L’avvio di secondo quarto è nel segno dei paladini, che con Elmore, Donda e Laganà impattano la gara a quota 23. Crow replica con la tripla, ma la mano di Jon Elmore è calda e con due bombe di fila porta Capo d’Orlando in vantaggio per la prima volta sul 29-28. Kinsey allunga dall’arco, ma Portannese replica. La gara è equilibrata, a Donda risponde Portannese, ingresso in campo coraggioso per Ani e Galipò, entrambi a segno per il nuovo pareggio a quota 37. Stephens chiude l’alley-oop fornitogli dall’assist di Frazier, ma due punti di Elmore ed un bel contropiede chiuso da Lucarelli tengono ancora Capo d’Orlando avanti (41-39). Stephens e Portannese mandano le squadre negli spogliatoi sul 41-43.
A dare il bentornato sul parquet agli ospiti è la tripla di Mobio, mentre Kinsey riporta i paladini sul +3 (46-43). Gli ospiti non ci stanno, e nonostante i tentativi di Lucarelli e Ani di tenere attaccata Capo d’Orlando, sono le triple di Stephens e Crow a rimettere due possessi pieni tra le due formazioni, con Scafati avanti sul +6 dopo 27 minuti (51-57). Il tap-in di Ani e quattro punti di fila di Elmore riportano tutto in parità a quota 57 e coach Perdichizzi è costretto a interrompere il gioco. Al rientro dal time-out l’inchiodata di Stephens e il 2/2 di Frazier tengono gli ospiti sul +4 (57-61). Il 2/2 di Elmore in lunetta chiude il terzo quarto sul 59-61.
Lucarelli chiude il contropiede in avvio di ultimo quarto ed Elmore ne mette due: Capo d’Orlando è di nuovo avanti sul 63-61. Crow e Frazier non ci stanno e ribaltano portando Scafati sul +3 (63-66). Kinsey e Donda fanno rimettere il naso avanti ai paladini ed a 4’ dal termine è ancora tutto da giocare: Stephens però ne mette due e un fallo tecnico a coach Sodini per proteste manda Frazier in lunetta a fare 3/3 (67-71). La tripla di Lucarelli riapre i giochi: il tabellone recita 70-71 a 2’ dal termine. L’illusione di poter portare a casa i due punti dura poco, perché Stephens corregge in tap-in e Portannese fa 2/2 in lunetta, portando Scafati sul +5 (70-75). Anche Elmore fa 2/2, ma i paladini sprecano il possesso del possibile pareggio e Portannese di fatto la decide dalla lunetta, mettendo quattro lunghezze tra sé e i paladini a 26’’ dalla fine (72-77). L’1/2 di Rossato in lunetta chiude la gara sul 72-78.
Le parole di coach Marco Sodini a fine gara: «Non mi sono piaciuti i primi 5 e gli ultimi 5 minuti. Le partite professionistiche si basano sul fare meno errori degli avversari: difensivamente parlando abbiamo avuto una scarsa capacità di tenere l’uno contro uno, mentre offensivamente abbiamo giocato passandoci la palla molto poco.
Poi ci sono tanti errori individuali, ma questi sono conseguenza di altre cose. Se giocano Ani o Neri non è la stessa cosa che se giocano Bellan e Querci. Bisogna spalmare le energie sui 40 minuti.
Oggi voglio fare un’analisi solo tecnica, perché se esco da questo la prossima partita la perdiamo nuovamente. Dobbiamo parlare delle cose da migliorare per vincere domenica con Tortona.
La partita ci chiamava all’aggressività, a partire da questo è possibile che il dispendio di energie sia tale, viste le rotazioni corte, che negli ultimi cinque minuti si sia pagata la stanchezza. Il mio sentimento che prevale per ora è la rabbia agonistica, che vorrei trasmettere e incanalare nei miei ragazzi. Credo che oggi l’atteggiamento giusto ci fosse, mancava qualcos’altro.»
Scafati Basket: Markovic, Portannese 10, Tommasini 3, Crow 13, Spera n.e., Lupusor, Rossato 6, Fall 3, Stephens 27, Frazier 16. Coach: Giovanni Perdichizzi.